Alla fine un motivo per divertirsi, e restare svegli, lo si trova sempre. Anche se per lo scudetto i giochi sono chiusi da tempo. Voglio partire dal fondo e sovvertire la mia classica scaletta. Quindi inizio dalla zona calda e lo faccio chiedendo scusa ad una squadra: il Siena. Lo so, lo so, che vi aspettate di leggere l’ennesimo panegirico sull’Inter o il mio parere sulla lotta al secondo posto, ma ho parlato troppo poco della squadra bianconera, e credo sia arrivato un momento di dedicarle la copertina.
Quando in passato ho parlato di salvezza l’ho fatto quasi sempre considerando che una tra Genoa e Palermo si sarebbe salvata. La penso ancora così, sarebbe troppo strano vedere queste due città retrocedere contemparanemente. Entrambe erano partite con altre ambizioni, hanno giocatori di categoria e si sono ritrovate in questa situazione drammatica per colpa del loro istintivi (eufemismo) presidenti. Il Siena rappresenta una piccola città e un bacino economico non più così potente. Ma, al netto della penalizzazione di 6 punti, è molto più squadra delle altre due, grazie al lavoro di un allenatore bravo e poco sponsorizzato come Iachini, e di un direttore sportivo, Stefano Antonelli, che ha scoperto quello che può considerarsi la vera rivelazione di questo campionato: lo svizzero Innocent Emeghara. Arrivato dal Lorient dopo essere stato isto in Dvd, ha già segnato 7 gol pesantissimi. Se il Siena centrerà il miracolo salvezza sarà soprattutto merito suo.
Il Genoa è riuscito a pareggiare il derby con la Sampdoria a pochi minuti dal termine grazie ad un gol di Matuzalem. A proposito: è la seconda volta che il brasiliano azzoppa letteralmente un avversario e lo costringe ad uscire dal campo. Brocchi ha quasi dovuto lasciare il calcio, Kristicic ha dovuto abbandonare il derby. Più cha parlare di rigori e fuorigioco, mi soffermerei su questi argomenti. Il modo di giocare di Matuzalem è decisamente ai limiti del consentito dal codice penale e un’espulsione dopo 16 minuti non avrebbe avuto nulla di scandaloso. Il Palermo non fa felici i 30.000 del Barbera accorsi (forse tardi) ad incitare la sqaudra di Sannino. Una papera di Sorrentino, di solito salvatore della patria, rovina la giornata dei rosanero che sembrava iniziate benissimo grazie al gol di Ilicic.
L’Inter crolla a Trieste (Sì Adele, sempre colpa del famoso stadio abusivo costruito sulla riserva di rane) contro il Cagliari. Pinilla si inventa (a detta sua) un rigore ma anche oggi c’è poco da recriminare. Infortuni e decisioni arbitrali avverse arrivano con puntualità e frequenza in una stagione maledetta. Il pesce puzza dalla testa e solo un’eventuale finale di Coppa Italia (mercoledì si gioca il match di ritorno contro la Roma) potrebbe salvare l’annata. Non ho ancora capito se Stramaccioni rimarrà o no, ma conoscendo Moratti non credo confermerebbe un allenatore che resta fuori dalle prime sette posizioni. Mi piacerebbe molto che tra i nomi dei possibili sostituti ci fosse quello di Paolo Di Canio che, discutibili simpatie politiche a parte, meriterebbe una chance in Italia dopo aver trovato l’America in Inghilterra.
Bene la Roma che batte il Toro ritrovando il gol di Osvaldo (dopo 77 giorni) e l’ennesima prodezza di Lamela, male Legrottaglie che in settimana ha scagliato una Bibbia in faccia al compagno Biagianti reo di aver esagerato con le bestemmie, benissimo l’Udinese che magari non raggiungerà l’Europa ma anche quest’anno ha realizzato il suo piccolo grande capolavoro calcistico. Guidolin ha detto che resterà a vita a Udine, se non come allenatore, come direttore sportivo. Peccato perché sarebbe stato bello, e giusto, vederlo su una panchina più importante, con tutto il rispetto. Ma la sua è una scelta di vita e non so se è un caso che anche Totò Di Natale ne abbia fatta una simile, dicendo no alla Juventus qualche anno fa. Evidentemente in Friuli si sta bene.
Chiudiamo con la testa. Non cambia niente al secondo posto e l’occasione la perde il Milan. Settimana scorso avevo pronosticato il pareggio e pareggio e stato. Confermo che il Milan mi sembra un po’ più sulle gambe e il Napoli in ripresa. Tanto che Cavani prima e Armero poi sprecano il colpo del ko, in tutti i sensi. Lotta per il secondo posto ancora aperta, ma questo è più di un pass, per il Napoli. Stasera si giocherà Lazio – Juventus (ormai il Monday Night è un classico). Vedremo come la capolista reagirà alla batosta europea. Per me, alla Conte, quindi da prima in classifica. Ma attenzione perchè la Lazio ha già giocato tre volte contro i bianconeri e non ha mai perso. Prevedo pareggio.
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