La verità, a scanso di equivoci, è che la classifica dice il giusto. Juve prima, Napoli secondo, Milan terzo e a seguire. Non credo ci sia molto da obiettare, al netto degli errori arbitrali che tanto hanno fatto discutere oggi. Non voglio difendere nessuno, voglio solo dire che se il calcio è fatto di episodi, questi comprendono gli infortuni, i rimbalzi sbagliati, gli errori degli attaccanti e purtroppo anche quelli degli arbitri. Ma venitemi ad obiettare che la Juventus non merita il primo posto, il Napoli il secondo e l’Inter la classifica che ha. E venitemi a dire che l’errore di Ranocchia al novantesimo (per non parlare di quello di piazzamento sul gol di Bonaventura) non vale l’errore di Gervasoni. Io non credo: il calcio è fatto di episodi ma non deciso da episodi. E comunque dopo questo incipit torno a parlare di calcio.

Sabato la Juventus ha sbattuto per un’ora contro Pellizzoli, poi ha sbrigato una pratica sulla quale mi soffermerò poco. Meglio tornare a parlare di Bayern Monaco, che intanto ha già vinto lo scudetto in Germania. Ribaltare la situazione è difficilissimo, ma non impossibile. Almeno il calcio ci ha insegnato questo. Certo ci vorrà un’altra Juventus, se pensiamo che all’andata i due giocatori più rappresentativi, Pirlo e Buffon, dopo 30 secondi avevano già commesso un errore per uno apparecchiando la partita. Ma non si è trattato solo di errori dei singoli. Alla fine è mancata la squadra e non è un caso che, per la prima volta, se la mia memoria non inganna, Conte ha finito la partita con la voce. Porquè, direbbe Mourinho? E fortuna che è finita solo 2 a 0, visto che se fosse finita con un punteggio più largo non ci sarebbe stato nulla da dire. E adesso? Hai visto mai? La Juve non deve pensare di fare tre gol. Deve farne uno, poi può succedere tutto. Mercoledì l’ardua sentenza.

All’ora di pranzo abbiamo assistito alla bella rimonta della Fiorentina sul Milan. Anche qui non sono mancate le polemiche. Anche qui, dico io, alla fine il risultato giusto è quello del campo. Il Milan, in vantaggio per 2 a 0 e con un uomo in più, si è fatto riprendere da una Fiorentina volenterosa. Giornata storta per Galliani, che litiga con mezzo stadio a fine primo tempo, e per Balotelli, poco ispirato e magari un po’ irretito dagli eventi di sabato. Beccato a fumare in bagno (si Adele, proprio come un bimbominkia) sul Frecciarossa da Milano e Firenze, si è preso la multa della Società che, ad occhio e croce, dovrebbe essere più salata di quella di Trenitalia. E contro il Napoli Balotelli, squalificato (era molto nervoso), non ci sarà.

Proprio il Napoli battendo il Genoa ha momentaneamente messo in ghiaccio il secondo posto. Adesso che non ha più lo stress dello scudetto (ormai è andato), può amministrare e conterà su due risultati su tre domenica a San Siro. Ma non credo che giocherà per il pareggio. Credo che potrà finire in pareggio, questo sì. Magari con gol. E in ogni caso non penso che un’eventuale vittoria del Milan sarebbe decisiva. Nell’arco del campionato il Napoli è stato più secondo del Milan. E dopo la bella rimonta dei rossoneri credo sia fisiologico un piccolo calo della squadra di Allegri. A fine campionato De Laurentis ci dirà quali sono le ambizioni e la portata del suo progetto (perché, almeno nel suo caso, di progetto si tratta). Saprà resistere alle offerte che arriveranno per Cavani? E soprattutto, sarebbe giusto trattenerlo a quelle cifre? Vedremo.

L’Inter sa sempre come stupire. Prima va sul 3 a 1 facendo esultare persino Rocchi e Alvarez (giocatore giusto nel posto sbagliato, per me) poi si scioglie dopo un rigore che non c’è e che porta l’Atalanta sul 2 a 3. Un buon motivo, direi, per prendere altri due gol in 5 minuti e perdere per 3 a 4. Finendo la partita con Ranocchia centravanti (inspiegabile il suo errore a porta spalancata) e Handanovic a fare a badilate con gli avversari sui calci d’angolo per il gusto di regalare calci di punizione agli avversari. Epic fail. Poi ci si mette anche Schelotto a ricordare che non c’è gusto senza rissa finale. Ribadisco quanto detto sopra e la settimana scorsa. Bene Kovacic (bravo, bravo, bravo), ok la sfortuna, ok gli errori arbitrali, ma la classifica dice il vero. Questa Inter non è una squadra. E a volte fa quasi tenerezza. Le grandi squadre di solito non fanno tenerezza. E reagiscono agli errori arbitrali stringendo le maglie della difesa, non prendendo altri 2 gol.

Copertina per due attaccanti. Su Di Natale ho finito le parole (immenso, maglietta del Califfo compresa), mentre German Denis si conferma centravanti efficace e solido. Non solo per il soprannome (El Tanque), ma soprattutto per un dato statistico: non salta mai una partita. Forse forse un’altra occasione in una grande squadra la meriterebbe. A Palermo, dopo Santa Rosalia, potrebbe essere il turno di SanNino. I rosanero battono la Samp a domicilio e agguantano incredibilmente il Genoa. E domenica c’è il derby della Lanterna. A proposito di derby, il piatto forte della giornata, verrà servito stasera nel Monday Night (fatemi fare il figo con l’inglese). Si gioca Roma- Lazio e vale la stagione, soprattutto per i giallorossi. La sconfitta di Palermo ha evidenziato vecchi problemi, ma niente più di un derby può cancellarli. Ai giallorossi la vittoria manca da un po’. La Lazio invece arriva a questa partita a cavallo di un impegno europeo che le ha tolto e le toglierà molte energie. Ma er derby è er derby. Vediamo che succede. Speriamo senza episodi. Roma non fa la stupida stasera, vogliamo parlare solo di calcio.

Content & Community manager. Storytelling addicted. Scrivo markette per campare e romanzi per passione. Un giorno invertirò la tendenza. Domani no.

4 Comments —

  1. Complimenti Cristiano, non posso che approvare in toto la tua analisi. Purtroppo sono i finti tifosi (e sono la maggioranza) che non riescono a vedere. Non si crescera’ mai a livello
    sportivo. Si vuole solo il risultato, senza analzzare mai il modo come raggiungerlo.
    In questo molta responsabilita’ l’attribuisco ai giornalisti sportivi che sono di una banalita’ sconvolgente e non fanno altro, con i loro commenti e moviole varie, a creare solo polemiche. Ciao, continua cosi. Riccardo

    • Ti ringrazio Riccardo, il problema è che cercare un solo responsabile (in tutti i campi della vita) è sempre più facile. Io sono interista e mi incazzo quando i tifosi non capiscono che una grande squadra non va nel panico per un rigore inesistente sul 3 a 1, manco stesse giocando con il Real Madrid. Vogliono la moviola, vogliono la perfezione, poi Ranocchia con la porta spalancata manda il pallone in curva.

      • Appunto. Io sono milanista e mi incazzo quando una squadra in vantaggio di due reti e con un uomo in piu’, concede il 58% di possesso palla alla squadra avversaria. Neanche fosse il Barcellona.

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