Ok, il mondo non è finito e salvo complicazioni la Terra sopravviverà. Posso quindi concentrarmi su altro, ma non prima di aver raccolto alcuni tra i tweet e le immagini più belle in un breve e ironico Storify. Per quanto mi riguarda non sarà l’ultimo giorno del mondo, sarà semplicemente l’ultimo giorno di lavoro del 2012, almeno qui da Lampone. Vi risparmio bilanci e paroloni, mi limito a dire che per me è stato un anno proficuo (I manager userebbero altre parole, lo so). A scanso di equivoci mi preme ricordare che non sono diventato milionario, che il mio conto in banca è sempre lo stesso (in fondo anche questa è una buona notizia coi tempi che corrono) ma, nonostante questo, mi sento molto più appagato rispetto a 12 mesi fa. Ho imparato nuove cose, ho lavorato su me stesso ed ho seguito il principio di Sebastiano Zanolli per il quale non bisogna a tutti costi difendere un impiego, ma la propria impiegabilità. Parola che il dizionario non conosce, e che il correttore di testo mi segnala come errore: prendetelo come un incidente di percorso, ma non arrendetevi. Essere impiegabili vuol dire crearsi un’alternativa al proprio lavoro. E su questo mi sono concentrato. Niente catastrofismi. Non sto scappando dalla mia azienda e non vi dico di farlo. Solo che gli scenari, anche quelli apparentemente immutabili, cambiano. E per farsi trovare pronti bisogna leggere, formarsi, relazionarsi con i migliori, seguire le proprie passioni, scegliersi dei punti di riferimento. Questa è stata, per me, la lezione del 2012. Comunque, casomai non ci dovessimo rivedere, vorrei lasciarvi una breve lista delle cose che mi prefiggo di fare nel 2013. Se ne realizzo una in più della metà, sarà un altro anno positivo.

1. Fare un corso di dizione: come dice Osvaldo Danzi di Fior di Risorse sono tanto bravo a scrivere quanto disastroso a leggere. L’accento barese è meraviglioso, per quanto mi riguarda. Vorrei solo decidere io quando usarlo e quando no.

2. Leggere almeno un libro in più dello scorso anno: tra cartaceo e ebook ne ho letti 46. Questa è dedicata a chi dice che libro di carta e kindle non possono coesistere. Non si tratta di mezzi, si tratta di voglia. Andrei per i 50.

3. Migliorare il mio inglese: il viaggio a San Francisco è stato solo il primo passo. Che sia a Londra, a casa mia, o a casa di Luca (e non è una canzone di Silvia Salemi) bisogna approfondire.

4. Fare un viaggio in Oriente: ho realizzato il desiderio di visitare gli Stati Uniti. Ora vorrei andare dall’altra parte del mondo e conoscere la cultura orientale. Devo ancora decidere se Cina o Giappone e creare i presupposti per fare questo viaggio.

5. Pubblicare Domani no: dovremmo riuscirci a Gennaio, vero Gelsorosso?

6. Fare parte di una raccolta di racconti nel quale ci sarà il mio “Ma tutto questo Alice non lo sa“. Non posso aggiungere altro, il progetto è top secret.

7. Investire in formazione ma al tempo stesso fare formazione. Alle aziende e ai privati. Vorrei che questa attività diventasse parte integrante del mio lavoro quotidiano.

8. Limitare leggermente l’uso dei social network. So che questo punto è delicato, ma credo di aver abusato di Facebook, Twitter e Instagram nel 2012. Per giusta causa. Ma una dieta tecnologica ci sta tutta. Meno social, più libri.

9. Contribuire in maniera ancora più attiva ai nuovi (entusiasmanti) progetti di Fior di Risorse. Se Lampone è la mia squadra di club, Fior di Risorse è la nazionale. E io alla nazionale ci tengo.

10. Contribuire a far crescere i giovani arbitri della mia sezione con consigli in campo e fuori. A 33 anni mi diverto ancora a scendere in campo. Ma il mio futuro è da osservatore, ed è bene che io inizi a delinearlo.

Ho dimenticato qualcosa?

 

Content & Community manager. Storytelling addicted. Scrivo markette per campare e romanzi per passione. Un giorno invertirò la tendenza. Domani no.

4 Comments —

    • Certo Leo! U Bàr iè fort resta un obiettivo “biennale” dichiarato. Sto alternando partite nuove a partite vecchie e i tuoi ricordi mi saranno utilissimi! Grazie ancora per quello che fai per me. Passa un buon Natale!

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