Qualcuno dica a Cassano di non rovinare tutto. No, stavolta no, non glielo perdonerebbe nessuno. Antonio sorride, gioca diverte e si diverte. Mette le dita nel naso di Nagatomo ma nel frattempo inventa assist e segna come non ha mai segnato. ‎”Volevo ringraziare i miei colleghi che mi mettono a proprio agio”, ha detto. L’italiano non è mai stato il suo forte, ma non è questo il punto. L’impatto di Cassano su questa Inter è stato devastante, ciò che preoccupa è la lunga gittata. Se rimane sul pezzo ne vedremo delle belle. Intanto l’Inter dimostra di esserci (no Sneijder, no problem?), si rimette in corsa e aspetta con ansia il derby di domenica.  Certo è che il Milan non può permettersi altri passi falsi e perdere significherebbe trovarsi già a più di dieci punti dalla Juventus.

Una squadra roboante, siderale e… ho finito gli aggettivi. La partita di sabato contro la Roma è stata una mattanza. Poteva finire 15 a 1 e non ci sarebbe stato nulla da dire. Non solo non c’è stata la vendetta di Zeman, su cui molti puntavano, ma è arrivata una vera e propria umiliazione, senza mezzi termini. Buchi ovunque, autostrade spianate per gli avversari e soprattutto la totale evanescenza dei campioni. Il rischio è che le idee di Zeman oscurino giocatori come Totti e De Rossi. Sono loro la preoccupazione più grande, e il boemo lo sa. Se loro non ci credono, il progetto salta. Garantito. Di certo la Roma non è il Pescara sebbene i biancoazzurri, l’anno scorso avessero perso 3 partite nelle prime 6 giornate. Sappiamo tutti come è andata a finire. Da capire se a Roma avranno la stessa pazienza.

Di pazienza ne hanno avuta molta a Napoli. Nel corso degli anni hanno costruito un progetto solido, concreto e adesso si ritrovano in testa alla classifica. Ora o mai più, secondo me il Napoli ha tutto per vincere questo scudetto, magari approfittando del fatto che la Juve ha la Champions. Per di più i partenopei possono contare su uno dei pochi veri grandi topp pleier (come ci piace questa parola) rimasti in Italia: Edinson Cavani. Il secondo numero 9 più forte del mondo, a mio parere, dopo Falcao. Provate a contraddirmi. A proposito di campioni: in Abruzzo gioca un certo Weiss, e non è una birra, cara Adele. Segnatevi questo nome. Farà parlare di se. Qualcuno aveva dato il Pescara per retrocesso dopo due giornate. Oggi ha 7 punti e avverte che non c’è nulla di scontato. Meno male che scripta manent: l’avevo detto. E se mi permettete vorrei spendere due parole per un altro fuoriclasse: Fabrizio Miccoli. Il Palermo cambia 3 allenatori all’anno ma poi è sempre il Romario del Salento a togliere le castagne dal fuoco.

Da cineteca il terzo gol. Sicuramente il più bello della giornata, serio candidato a diventare il più bello del campionato. Fa bei gol anche Gilardino, finalmente tornato ai suoi livelli dopo i gossip, le foto di Corona e qualche annata disastrosa. Ci voleva Bologna e la maglia che fu di Baggio e Signori, altri due campioni rinati sotto le due torri. In fondo Gila ha solo 30 anni. Hai voglia a fare gol ancora. Chiudo questo post mentre apprendo che a Cagliari è saltata la panchina di Ficcadenti e che stasera non dormirà sonni tranquilli neanche Di Carlo, a Verona. Non male per essere solo alla sesta giornata. Poi parlano di progetti.

 

Content & Community manager. Storytelling addicted. Scrivo markette per campare e romanzi per passione. Un giorno invertirò la tendenza. Domani no.

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