Io ci ho provato in tutti i modi. Ma la verità è che questo campionato è di una noia pazzesca. Sicuramente non lo è per gli juventini, non me ne vogliano. C’è un dato però che deve far riflettere: siamo in buona compagnia, i quattro principali campionati europei sono già terminati, e siamo solo a Marzo. Barcellona, Manchester United e Bayern Monaco hanno rovesciato le gerarchie dell’anno passato che vide trionfare, rispettivamente, Real Madrid, City e Borussia Dortmund. La Juventus si è invece confermata, legittimando quello che si può già definire un ciclo. La macchina di Conte è oliata alla perfezione, non perde un colpo, non si distrae, supera gli ostacoli con apparente e disarmante facilità. Il Bologna per esempio veniva da quattro risultati utili consecutivi, ma nessuno se n’è accorto. Campionato chiuso, in vetta.

Curioso che ci si trovi a fare questo tipo di bilanci quando in molte città d’Europa (comprese Genova e Torino) nevica e molte partite si giocano su terreni ghiacciati come quello dell’Olimpico di Torino dove sembra che si stia giocando Zenit – Rubin Kazan più che Toro – Lazio. Altrettanto strano che l’unico campionato (tra i grandi del continente) non ancora chiuso sia quello francese, dove tutti si aspettavano che il Paris Saint Germain facesse mambassa di punti e avversari e invece ha finito per specchiarsi su se stesso e sottovalutare più di una partita. Non in Champions, dove la squadra di Ancelotti trova la sua dimensione naturale e sfiderà il Barcellona ai quarti.

Non posso fare a meno di tornare su quanto avvenuto al termine del sorteggio, con Leonardo che chiede alla sua compagna Anna Billiò, inviata Sky, di sposarlo. Dopo tanti pareri attendo quello della mia socia radiofonica Adele Meccariello. Nel frattempo io mi limito a citare Selvaggia Lucarelli: gli uomini come Leonardo non dovrebbero esistere perché poi vuoi uno così, mica gli scialbi che ti mandano la buonanotte su wathsapp. A voi, donne, l’ardua sentenza. Tra il romanticismo, l’esibizionsimo e il maschilismo il confine è spesso sottile. Ma io sono qui per parlare di serie A, mi si dirà.

Ma non è colpa mia se il Napoli torna a vincere e Cavani a segnare dopo 8 partite e fa il gesto della paperella per mettere a tacere le malelingue, ree di averlo accusato di essersi distratto con qualche indigena di troppo. Lui sposato, lui ragazzo casa e chiesa, lui padre di famiglia, non ha gradito molto. Mazzarri se l’è vista brutta, ma porta a casa una vittoria importante più in chiave secondo posto che in ottica scudetto. Anche perché il Milan dimentica subito Barcellona battendo il derelitto Palermo (adesso Zamparini che fa? Cambia il sesto allenatore?) grazie al giocatore che più di tutti è mancato al Camp Nou: Mario Balotelli.

Bene la Fiorentina che non molla un centimetro, benissimo il Catania che si rimette a correre grazie a quel meraviglioso talento che è Gomez: habemus Papu, dovevo dirlo. Mentre scrivo il Toro ha appena battuto la Lazio conquistando praticamente la salvezza. Ora sono curioso di vedere le mosse della società. I numeri dicono che i secondi anni di di Ventura sono molto rischiosi. Certo qui saremmo al terzo, ma non mi sorprenderebbe un cambio tecnico, nonostante l’ottimo lavoro di mister Libidine che finalmente, dopo tanti anni che ci provava, ha potuto contare su Alessio Cerci. Scommessa vinta per entrambi, soprattuto per il talento del vivaio della Roma che approda finalmente in nazionale. Ne parlavo, in questa stessa rubrica, qualche mese fa.

Vince anche la Roma, che raggiunge Inter e Lazio. È vero che i nerazzurri hanno una partita in meno, ma una di loro rischia seriamente di finire il campionato fuori dalla zona Europa. Altro che sogni di gloria. Da sottolineare la tredicesima rete di Lamela. Non conto gli assist, dico solo che il ragazzo ha 21 anni, ed è un campioncino bello e fatto. Complimenti a chi l’ha pescato, ci troviamo di fronte ad uno dei giocatori più forti del calcio europeo, in prospettiva. E non solo. Sono sicuro che nessuno, all’Inter, si è disperato per il rinvio di Genova. Sia lodato il prefetto. La squadra, dopo l’eccezionale rimonta (mancata, di un soffio) di giovedì, era stanca e un po’ triste. Chissà che questo rinvio non sia l’occasione giusta per staccare la spina, dimenticare le delusioni, e ripartire per la volata finale.

Sempre perché siamo a Marzo, ma è come se fossimo a fine campionato, prendo atto che abbiamo già i nomi delle tre squadre che andranno in B. A meno di clamorosi miracoli Siena, Palermo e Pescara saluteranno la serie A a fine stagione. Mi auguro di essere smentito, se non altro perché mancano ancora due mesi. Altrimenti di cosa parliamo io e te, Adele, da qui all’ultima giornata? Di gossip?

 

Content & Community manager. Storytelling addicted. Scrivo markette per campare e romanzi per passione. Un giorno invertirò la tendenza. Domani no.

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