Alla fine ci ricasco sempre. Allora, dico io, facciamola una volta per tutte una legge che imponga di festeggiare la fine dell’anno il 31 agosto e il nuovo il 1 settembre. Tanto, è sempre colpa della scuola. O del campionato. O forse della poesia. L’estate come illusione, l’autunno come nuovo inizio. Settembre andiamo, è tempo di migrare. Poi sono arrivati i Green Day, che Settembre consigliavano di saltarlo a piè pari, per svegliarsi alla fine del mese. Ma è una soluzioni da artisti, qui non ci possiamo permettere di dormire. E tutto sommato non ci possiamo permettere nemmeno grandi propositi, che poi ne manteniamo la metà. Basterebbe fare le cose per bene, una alla volta, iniziando dalla sincerità, come diceva il protagonista di Santa Maradona.
Sarà una stagione in cui mi impegnerò a leggere di più, a tagliare il superfluo, a dire qualche no. All’inizio sembrerò antipatico, ma sono sicuro che alla lunga questo atteggiamento pagherà e verrà apprezzato. Vorrei non lavorare più dopo le otto di sera, poter scegliere di leggere un libro e possibilmente non solo libri tecnici sul Content Marketing e sui Social. Ho letto pochi romanzi e quasi tutti sul finale di stagione, alcuni bellissimi (Genovesi e Bartolomei su tutti), e che mi hanno aperto la mente. La sera vorrei guardare più film e dedicarmi alla mia passione: la scrittura di romanzi e racconti. Farò meno formazione in giro per l’Italia semplicemente perché per dare valore ai miei clienti mi serve più tempo per studiare ed aggiornarmi.
Mi impegnerò ad essere meno multitasking e più focalizzato su singoli obiettivi, mi impegnerò a far accadere le cose e non crogiolarmi su soddisfazioni estemporanee come un like o una condivisione in più. Comunque vada sarà un anno decisivo: una stagione in cui sposterò gli equilibri. Vorrei spostarli più sul professionista che sul personaggio da avanspettacolo. E sarà un duro lavoro. Buon inizio a tutti.