Il Mondo del lavoro e quello del project management sono in continua evoluzione e con essi il modo di lavorare delle persone.

Sebbene le due entità si evolvano in parallelo e presentino tratti comuni, utili a unire la linea del mobile working.

Va da sé che nell’economia mobile, dove circa un miliardo di utenti accedono a Facebook ogni giorno (il secondo sito web più visitato al mondo dopo Google) da smartphone, la figura classica del project manager sia desueta. In favore di un approccio mobile alla professione.

Il project manager esce di casa e diventa AGILE

In fondo il project management altro non è, che un modo di lavorare.

Il Project manager agile è un lavoratore in mobilità, in assenza di postazioni fisse e certezze da old economy come il parcheggio assegnato e il badge sulla camicia con la tua faccia sopra, ma molto spesso fatto di flessibilità e cambiamenti continui.

Il project manager mobile vive la sua vita sulle rotaie di un treno, o nelle chatroom di Skype tra una conference call e l’altra, con un sempre diverso “tavolo da lavoro”, proprio dell’artigiano digitale e sostituito, nella realtà, dai pochi centimetri del tavolino su un treno, o dalla tavola scintillante del tablet poggiata sulle ginocchia, mentre sta editando l’infografica su Canva per la prossima presentazione.

Le attività umane sono limitate.

I limiti noti sono il tempo e lo spazio, quelli che abbiamo nel tragitto casa-traffico-lavoro, quelli delle code fatte in posta, in banca o al bar.

Ognuno di questi momenti può rientrare tra le fasi incrementali di progettazione-realizzazione del mobile project manager, il capo di progetto senza fissa dimora, se non quella digitale, data dalla connessione internet mobile in 4G dello smartphone (o dal router da viaggio d’ordinanza nello zaino), la stessa idea di dimora digitale del creativo che ha inventato lo slogan: “Home is where WI-FI is”, divenuto il mantra dei millennials e di chi come chi scrive, si torva per lavoro o per piacere, a ridisegnare la propria vita ogni giorno nei 5,5 pollici di uno smartphone.

Il project manager agile: inizia a lavorare mobile

I vantaggi generati dalla flessibilità sul lavoro

IL PROJECT  MANAGER AGILE: IL LAVORO È MOBILE

Il project management è un progetto che richiede una o più attività le quali richiedono una certa qualità.

Il project manager agile è il PM creativo, che esce da casa per assolvere a tutti i suoi impegni, tra una docenza e un briefing con il cliente, quindi è smart, ritrovandosi AGILE.

Il metodo AGILE è in voga tra gli sviluppatori di software lightweight dalla metà degli anni 90 prestati al marketing, e tra i marketers prestati all’informatica, che, stravolge la catena del valore del Project Manager nota in letteratura.

La metodologia AGILE è un metodo utilizzato per smussare al massimo uno dei costi più alti dei progetti nell’ICT: il tempo.

Usando meno tempo, il valore del lavoro diventa, il piano del progetto.

Secondo Neil Patel, ci sono 4 procedure che ogni individuo in qualità di Project manager agile di se stesso può applicare ai suoi progetti, affinché diventino AGILI:

  1. Fissare obiettivi intelligenti
  2. Produrre risultati entro la scadenza
  3. Fare cambiamenti rapidi
  4. Fare scrum

FAI SCRUM!

In inglese fare scrum letteralmente significa mischiare i task.

Il nostro project manager agile durante il suo pendolare su e giù tra “bla bla car” e “car2go” utilizzando i servizi VOIP è rapidamente parte del team anche in remoto, e riesce a dichiarare gli obiettivi che perseguirà durante la giornata e ad ascoltare la stessa promessa di produttività fattagli dagli altri membri del team.

Il project manager agile è la soluzione ideale per chi aspira a migliorare la propria qualità della vita, senza abbassare la propria soglia d produttività e perdere zero in sviluppo del progetto e tempi di consegna.

Educare i propri dipendenti o se stessi in qualità di freelance a lavorare in viaggio, da remoto e in ogni pausa della vita postmoderna è un vantaggio competitivo essenziale nell’economia digitale, per dedicare maggior spazio alla qualità della vita delle persone.

Mobile working non vuol dire mancanza di limiti nell’orario di lavoro e vendere la propria anima al committente di turno, ma maggiore efficienza, libertà e felicità con tempi di risposta ridotti, meglio, agili alle esigenze del mercato.

Per scrivere questo articolo abbiamo tirato fuori il meglio di noi. Mostraci il tuo meglio con una condivisione❤️

29 anni, Blogger e Social media manager. Scrivo di marketing dello sport, social media e advertising. Lavoro con le mie passioni e non mi prendo troppo sul serio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *