Tutto nasce da un post su Bloglive. O meglio, facciamo un passo indietro. Tutto nasce da Nino l’Imbianchino, sponsor di serie A per un giorno. Se c’è una cosa che io e Graziano abbiamo un comune è quella di trasformare anche l’argomento più banale, apparentemente irrisorio, in un trattato di antropologia. Sì, anche sul calcio. C’è persino chi ci prende seriamente. Pensavo di aver scritto un post sulla storia degli sponsor, invece ho aperto una questione di stato. Ho scoperto che una maglia di calcio non è semplicemente una maglia. E uno sponsor è molto di più che una scritta. Ogni tifoso lega allo sponsor un giocatore, un’emozione, un momento della propria vita. Io, per esempio, se sento parlare di Sud Leasing mi ricordo immediatamente Joao Paulo e Maiellaro. E se leggo Ariston penso a Platini sdraiato sull’erba a contestare, a modo suo (unico), un gol annullato. Proprio nel giorno in cui la maglia della Juve era senza sponsor.

Ognuno di noi conserva dei ricordi, ed è per questo che a Graziano è venuta l’idea di regalare, a chi ne fa richiesta, una copertina personalizzata con la propria maglia del cuore. Io l’ho avvistato che la cosa mi sembrava una follia – Avrai mille richieste -, ma lui non ha fatto una piega. Vorrà dire che passerò la notte a disegnare copertine, ha detto. E infatti l’ha fatto. Il bello è che, non essendo abituato a monitorare il flusso sui Social, la notte l’ho fatta pure io insieme a lui. Hai risposto a Luna? Hai fatto la copertina per Alessandro? E quella che ti ha chiesto Tommaso, con la maglia del 1984? Insomma, un delirio. Piacevole, perché dal cassetto dei ricordi sono spuntati Paolo Belli Zarate con la maglia Latte Tre Valli, Il Foggia con Banco di Pescopagano, il Toro di Sweda e tante altre divise storiche (sì perché Graziano, non pago, chiedeva anche il colore dei pantaloncini e dei calzettoni). Quello che è successo in termini di condivisione sulle bacheche personali di Facebook è stato (e sarà) il risultato di tre fattori: spontaneità, ricordo, passione. Ognuno ha voluto dire la sua, e il numero delle conversazioni sul tema è cresciuto in maniera esponenziale. E sia chiaro che, per una volta, non ce ne frega nulla di report numerici. Graziano voleva fare un regalo e regalo è stato.

Se poi vogliamo aprire un dibattito sull’utilità del fare regali o dare consigli nell’era della comunicazione tra persone e persone (basta chiamarla “epoca dei social”) facciamolo pure. Io credo sia più utile di una telefonata per presentarsi. Più efficace di una brochure e di un company profile, più concreto di un bigliettino da visita stropicciato.

Ma torniamo a noi: adesso vorremmo fare una top 11 e capire quali sono davvero le maglie indimenticabili per i tifosi di calcio appassionati come noi. L’obiettivo è ambizioso: non far dormire Graziano per i prossimi 30 giorni. Io credo che possiamo farcela. E poi possono venir fuori altre belle idee (dateci consigli anche voi, non fate che prendete il regalo e sparite). Nella mia testa c’è quella (folle) di riprodurle, queste maglie, o magari cercarle per metterle all’asta, per beneficenza, su Etwoo. Credo che il mio amico Mario, dopo aver ottenuto la sua bella grafica con la maglia della Salernitana stagione 1998/1999, mi manderà a quel paese. E fa bene. Io intanto vado a vedere quale altra maglia avete richiesto. Ah, se volete la vostra copertina venite a sfogliare l’album pubblicato su Granodesign. Basta chiedere, per questa volta. E vi sarà dato

Content & Community manager. Storytelling addicted. Scrivo markette per campare e romanzi per passione. Un giorno invertirò la tendenza. Domani no.

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