Due anni fa, dopo la vittoria di Roma, scrissi un post dedicato a Pep Guardiola. Due anni dopo Pep ha trionfato ancora e io voglio riproporre quelle stesse parole di allora:

Il vincente non è necessariamente un uomo arrogante.
è innanzi tutto uno sportivo, sa vincere da signore ma sa anche perdere.

Si lascia andare ai sentimenti, abbraccia i suoi giocatori, sorride con l’allenatore avversario a 10 minuti dalla fine di una semifinale che sta perdendo. Il vincente vince tre “tituli” in una stagione ma non dice di essere il migliore. Non ha mai allenato prima ma ha conosciuto molte vittorie sul campo quando era giocatore e già da allora si vedeva che sarebbe diventato un grande allenatore. Il vincente allena una squadra di fenomeni ma non di marziani. Gli stessi marziani, con un ronaldinho in più, non avevano vinto nulla l’anno prima. Perchè nel calcio non esistono squadre che vincono senza giocare. Il vincente si commuove, dedica la vittoria della Champions ad uno dei più grandi giocatori della storia, un capitano coraggioso come lui, Paolo Maldini. Il vincente non ha mai abbastanza spazio sui giornali perchè non si definisce un gran comunicatore, non dice che gli altri sono degli incapaci, non manda a quel paese i giornalisti (che lo definivano inesperto e immaturo). Il vincente da giocatore è stato uno dei più grandi centrocampisti di sempre ma non l’ha mai detto a nessuno. Ha vinto tutto con la sua squadra, ha fatto grande il Barça ma non ha rinunciato a giocare in una piccola squadra, il Brescia, perchè il suo grande desiderio era quello di scendere in campo assieme a Roberto Baggio.
Lui e Baggio, due esempi di sport, di ragazzi semplici, mai sopra le righe, senza veline e gossip da spiaggia. Due che giocavano per il gusto di farlo, per divertirsi e per far felice la gente. Il vincente lascia che siano i ragazzi ad alzare la coppa, lui ne ha già alzate tante. Questo piccolo tributo ad un mito di quando ero più piccolo mi viene dal cuore, anche se non tifo Barça, quella maglietta rossoblu con il numero 4 comprata sulle Ramblas nel 97 la conserverò per sempre. Dedicato a Pep Guardiola, l’idolo di quando ero bambino, il modello di oggi.

 

Content & Community manager. Storytelling addicted. Scrivo markette per campare e romanzi per passione. Un giorno invertirò la tendenza. Domani no.

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